Rimini | Ciclabile lungomare, Lombardi: Fuori dalla realtà ogni obiezione per difenderla
“La scelta della pista ciclabile è un perfetto paradigma dei tempi che stiamo vivendo. Una scelta ideologica di chi governa, che pretende di "educare il popolo" secondo la propria personalissima vision ed un supporto dei burocrati che danno sostegno tecnico a questa scelta. Una miscela esplosiva che ha portato l'Italia e Rimini in questo stato confusionale e che allontana sempre più la gente dalla politica”. Non usa mezzi termini il consigliere regionale del Pdl Marco Lombardi per commentare l’intervista su ilRestodelCarlino questa mattina a Massimo Totti, direttore della Mobilità al Comune di Rimini.
“Il suo intervento sulla pista ciclabile – spiega Lombardi – mi permette di rendere evidente quanto questo Paese e quindi anche questa città, si debba liberare da un atteggiamento burocratico e leguleio dei dirigenti pubblici che non tiene conto della vita reale, del disagio dei cittadini e che alimenta il giudizio negativo nei confronti della politica intesa in senso lato. Il sindaco Gnassi ovviamente si deve prendere tutto il merito o il demerito della scelta politica sulla pista ciclabile ma l'apparato tecnico che lo supporta, ha le sue responsabilità”.
Poi il berlusconiano passa a smontare pezzo per pezzo la difesa di Totti alla ciclabile. “Sostenere che la sicurezza è aumentata perché alle auto è stato posto il limite di 30 chilometri all'ora, significa non voler vedere che nessuno, potendo, rispetterà questo limite e facendolo in una carreggiata più stretta, ne aumenterà la pericolosità”. Così come “pensare che il flusso delle biciclette ora sia meno pericoloso per i pedoni, vuol dire non aver mai passeggiato in quei luoghi, perché prima, biciclette e pedoni convivevano sul marciapiede con una certa tolleranza, oggi i ciclisti ritenendo di esse su un percorso dedicato sono meno attenti ai pedoni che si trovano quindi a dover superare due flussi, uno da destra e uno da sinistra che impongono una attenzione assai vigile per evitare scontri non banali tra pedoni e biciclette”.
Problemi ci saranno anche in caso di situazioni d’emergenza. “Ritenere che in caso di necessità in agosto le auto si allineeranno perfettamente al margine della pista ciclabile per far passare un'ambulanza tra loro e le auto disciplinatamente parcheggiate sul lato opposto, significa vivere sulla luna e non tener conto ad esempio che sul lungo mare viaggiano anche gli autobus e che un mezzo dei Vigili del Fuoco è ben più ampio di un'ambulanza. La dichiarazione che l'attuale modalità di parcheggio lato monte sia più sicura di quella passata si scontrerà drammaticamente con la realtà che vedrà gli scooter in pericolo ogni qualvolta supereranno un'automobile”.
Nell’intervista Totti si lascerebbe sfuggire anche una ammissione di responsabilità rispetto al cattivo stato della pista appena inaugurata. “Affermare che il manto della pista in graniglia gialla andava applicato con 24 gradi di temperatura mentre è stato fatto con 18 gradi, significa confessare in anticipo un errore che ci costerà in futuro e dare la colpa a chi l'ha indebitamente calpestata, vuol dire denunciare l'incapacità dell'Amministrazione di controllare i "vandali" oppure di informare adeguatamente i cittadini ignari”, conclude Lombardi.